Nella moderna medicina e chirurgia estetica si fa sempre più ricorso all’uso di metodiche non invasive, che non comportano convalescenza. In questa ottica l’approccio del medico al ringiovanimento del volto è oggi essenzialmente non chirurgico e si basa su alcune terapie iniettive di grandissima efficacia, fra cui senz’altro spiccano l’uso della tossina botulinica e dei filler.

La tossina botulinica è un farmaco il cui obiettivo è quello di distendere le rughe di espressione, grazie ad una azione selettiva sulla muscolatura che è in grado di rilassare. L’effetto del trattamento è quello di un volto più disteso e riposato, con beneficio soprattutto della zona dello sguardo.

I filler (dall’inglese to fill = riempire) rappresentano invece delle sostanze, biocompatibili e biodegradabili, il cui ruolo è essenzialmente quello di ridare volume ai tessuti molli per l’effetto di riempimento successivo alla loro iniezione nel sottocute. La loro azione si esplica inoltre anche nel lungo periodo, per l’effetto di induzione di nuovo collagene che sono capaci di innescare a livello di cute e sottocute. Questi materiali possono venir iniettati in qualsiasi area del viso dove ripristinano il turgore perduto. L’associazione di botulino e filler permette un sostanziale ringiovanimento del viso ottenibile senza chirurgia, in modo rapido, senza convalescenza e con durate ottimali anche superiori ai 12 mesi.